I denti inclusi, il terzo molare, il dente del giudizio

20 ottobre 2017

Chirurgia Maxillo faccialePatologie del cavo orale: i denti inclusi

Il dente incluso rientra, in percentuale, tra le patologie del cavo orale più rappresentate.

Il dente incluso è definito tale, quando non c’è spazio sufficiente nell’arcata dentaria e quindi la crescita e l’eruzione, vengono impedite dal tessuto gengivale sovrastante, dall’osso o da un altro dente.

I denti inclusi possono provocare dolore e causare infezioni; possono anche sovraffollare l’arcata dentale oppure danneggiare i denti o le radici circostanti.

Si possono verificare problemi più seri quando il sacco follicolare che circonda il dente incluso si dilata fino a formare una cisti. L’evoluzione della lesione cistica può danneggiare i denti circostanti, l’osso circostante ed i nervi in modo permanente. In alcuni rari casi, se la cisti non viene trattata nei tempi fisiologici potrebbe richiedere un intervento chirurgico più serio per rimuoverla.

Nonostante ci sia una preoccupazione eccessiva per l’inclusione dei denti del giudizio, una ricerca recente finanziata dall’Associazione Americana per la Chirurgia Orale e Maxillo-Facciale e dalla Fondazione per la Chirurgia Orale e Maxillo-Facciale ha dimostrato che i denti del giudizio che erompono dalla gengiva in posizione normale e verticale possono essere soggetti a patologie esattamente come i denti del giudizio che rimangono inclusi.

La domanda che molti ragazzi si pongono è quindi: “devo farmi estrarre i denti che non mi hanno mai causato problemi?”

Non tutti i problemi collegati ai denti del giudizio si manifestano con il dolore né sono visibili, il danno può verificarsi anche senza che ve ne rendiate conto. Quando i denti del giudizio crescono le loro radici diventano più lunghe, i denti diventano più difficili da rimuovere ed è più probabile che si verifichino delle complicazioni. I denti del giudizio inclusi avranno inoltre maggiore probabilità di causare problemi quando il paziente avrà un età superiore ai sessant’anni.

img_0615Si stima che circa l’85% dei denti del giudizio prima o poi debbano essere estratti.

Per questo motivo è utile, come negli altri cassi di prevenzione di patologie del cavo orale, sottoporsi a consulenze odontoiatriche frequenti.

Vi consigliamo di non aspettare che i denti del giudizio inizino a darvi fastidio, in generale più presto si estraggono i denti del giudizio, più la guarigione è semplice.

La ricerca citata in precedenza consiglia caldamente di far estrarre i denti del giudizio durante l’adolescenza, per prevenire possibili problemi futuri e per garantire una guarigione ottimale. I ricercatori hanno scoperto che i pazienti più anziani potrebbero avere maggiori probabilità di malattie, come la parodontite a carico dei tessuti che circondano i denti del giudizio e dei denti circostanti: la parodontite, l’infezione osservata in questa ricerca, può influire negativamente anche sul vostro stato di salute generale.

Prima dell’intervento, il chirurgo specialista vi descriverà le modalità dell’estrazione.

La relativa facilità con cui un dente del giudizio può essere rimosso dipende da diversi fattori, compresi la posizione del dente ed il grado di sviluppo delle radici; in alcuni casi i denti del giudizio inclusi potrebbero richiedere un intervento chirurgico un po’ più complicato.

La maggior parte delle estrazioni dei denti del giudizio vengono eseguite presso lo studio odontoiatrico anche con la collaborazione del Chirurgo Maxillo-Facciale in anestesia locale, con assistenza anestesiologica dal parte anche dello Specialista anestesista che provvederà ad eseguire una sedazione cosciente. Anche nei casi meno complicati il paziente potrà, insieme al chirurgo ed all’odontoiatra, decidere se sottoporsi all’intervento in sedazione cosciente .

Dopo l’intervento gonfiore e dolore di lieve entità, fanno parte del normale processo di guarigione. Impacchi di ghiaccio potrebbero far diminuire il gonfiore, mentre i farmaci prescritti dal chirurgo potrebbero aiutare a gestire il dolore. Il medico potrebbe consigliare di modificare la terapia e la dieta per i giorni successivi all’intervento, ma in seguito ritornerete all’alimentazione consueta.